giovedì 18 ottobre 2007

Le souffle au coeur

Siamo a Dijon in Francia, 1954. Lorent (Lorenzino), appena quindicenne, vive una famiglia borghese, con due fratelli che lo prendono sempre in giro perche' e' il cocco della mamma, una bella donna di origine italiana trasferitasi in Francia al periodo del fascismo insieme al padre e sposata con un ginecologo assente, come marito ma soprattutto come padre. I ragazzi combinano guai in continuazione e fanno sempre tribolare la donna delle pulizie, anche lei di origine italiana. Louis Malle ci parla prevalentemente di come Lorent cresca velocemente tra libri, musica Jazz e prime esperienze sessuali. Ma il suo piu' grande amore e conforto e' la madre, con la quale ha un rapporto moltro stretto, da lui definito amichevole, ma che in realta' arriva ad essere incestuoso.

Lorent si fa facilmente trasportare dai suoi fratelli maggiori che lo convincono anche ad avere la sua prima relazione sessuale con una prostituta di un bordello che loro frequentavano abitualmente. I ragazzi lo prendono sempre in giro perche' legge, ascolta Jazz e si fa sempre coccolare dalla mamma. Gia', la mamma. A mio modo di vedere il personaggio piu' interessante dell'intero film dopo quello di Lorent. Tra i due c'e' un fortissimo sentimento che li lega a vicenda e li tiene stretti. E' bello vedere anche l'evoluzione di questo rapporto che, in un primo momento sembra semplicemente affetto reciproco e l'amore materno di una madre nei confronti del figlio, ma poi, col passare del tempo, diventa qualcosa di piu', qualcosa di troppo.

Tutto ha inizio quando, durante un incontro dei boyscout, Lorent sente un dolore al petto e, in seguito ad una visita medica, scopre di avere un soffio al cuore e quindi di non poter agitarsi. Veramente e' proprio da questo momento in poi che arriveranno le maggiori preoccupazioni per Lorent. Prima fra tutte sicuramente la scoperta che la madre incontrava un altro uomo e si allontanava segretamente con lui in macchina. Questo rende Lorent molto geloso e possiamo definire questo fatto come una prima spia di cio' che sta per arrivare perche' invece che provare rabbia nei confronti della madre, si sente tradito e geloso.

La parte interessante relativa il rapporto sentimentale tra Lorent e la madre si svolge prevalentemente all'interno di una sorta di clinica nella quale Lorent viene ricoverato per il problema al cuore. Anche la madre va a vivere con lui in questo centro e stanno sempre insieme. La madre sta passando momenti difficile con il marito e Lorent soffre di questi problemi intenri alla famiglia, non tanto perche' gli stia venendo a mancare la figura del padre, sembra quasi che lui soffra perche' vede la madre soffrire e voglia alleviare questa sua sofferenza prendendo il posto del padre. Una delle scene piu' belle del film si svolge proprio nella camera da letto della madre di Lorent che aveva appena lasciato di fretta e furia il centro per scappare con il marito. Rientrato nel proprio appartamento Lorent entra nella stanza della madre, fruga nella sua biancheria e tra i suoi vestiti scegliendo quelli che gli piacciono di piu' e li mette sul letto, ricostruendo cosi' la sagoma della madre. Poi si reca in bagno, indossa l'accappatoio della madre e si trucca come lei ripetendo le frasi che le aveva sentito dire poco prima che partisse mentre stava facendo finta di dormire nella propria stanza. Sembrava quasi che volesse impossessarsi della madre indossando i suoi abiti. Un po' come il Norman bates di Psyco. Lorent spia la madre mentre si fa il bagno, la osserva in ogni sua mossa ed e' geloso di lei come se gli appartenesse, come se nessun'altro dovesse toccarla o guardarla oltre a lui. E' un'ossessione. I due comunque sono sempre piu' legati man mano che si va avanti con il film perche' si nota come mentre all'inizio il loro rapporto sia semplicemente quell odi una madre che vuole bene al proprio e glielo dimostra, in seguito perdono l'autosufficienza e, ogni volta che siallontanano l'uno dall'altro, stanno male e si cercano. Un esempio e' quando la madre balla con qualcuno, cerca sempre di giustificarsi con Lorent. Oppure quando va a prendere lezioni di tennis da un ragazzo, guarda sempre Lorent cercando di confortarlo e di spiegargli che non sta succedendo nulla di strano. Ma l'apice lo si ha quando, durante il ballo finale, la madre di Lorent decide di lasciare la festa perche' non si trova a suo agio con le avances degli uomini presenti e porta via anche Lorent, sottraendolo ad una ragazza con la quale il ragazzo stava ballando. Invece che andarsene da sola ha deciso di portare via anche Lorent e di passare la notte con lui.

E' molto interessante anche come questo rapporto incestuoso viene proposto da Malle in maniera molto pulita e genuina, senza alcuna critica o devianza (per fortuna). Sarebbe stato veramente un peccato se avesse fatto qualcosa per condannare la madre o per fare la ramanzina in stile Moretti perche' avrebbe rovinato tutto il film con un processo didascalico superfluo e fuori luogo.

Mi sembra inutile stare a sottolineare la grandezza di Lea Massari, bellissima e bravissima in un ruolo difficile che mi ricorda tanto il Vittorio Gassman di Tolgo il Disturbo ma che, allo stesso tempo, sembra molto vittima degli eventi che la travolgono e che la costringono a ripiegarsi su se stessa e sull'amore che prova per il figlio. Decisamente un film da guadare e riguardare. Soprattutto in lingua originale per godere maggiormente dei piccoli momenti in cui Lea Massari si esprime in italiano.

Nessun commento: