domenica 16 settembre 2007

Paldiski

Se uno dovesse dirti "Organizziamo una gita in una ex base militare occupata dall'Unione Sovietica dal 1939 al 1993 con un centro nucleare, sottomarini e abitata fino a poco tempo fa da ben 16000 militari", tu che cosa diresti se non "VENGO ANCH'IOOOOOOOO"!? Ecco, dovesse accadere...rispondi "Buon divertimento"...

Il viaggio a Paldiski e' iniziato bene perche' mi son mangiato un bel hamburger alla stazione e, nonostante il pressing continuo delle guide, eravamo in orario con il programma di viaggio. Abbiamo iniziato a camminare e la prima cosa che abbiamo notato e' stata una scritta sul muro: "SILENT HILL". Effettivamente le case distrutte e la solitudine del luogo richiamava proprio un'immagine simile al videogioco. La seconda scritta che abbiamo incontrato durante la nostra camminata per arrivare al primo punto di sosta e' stata "WELCOME TO HELL". Evviva l'ottimismo aggiungerei io.

Arrivati al primo punto di sosta vediamo...una casa distrutta. Ok, probabilmente si trattava di una casa di qualcuno importante o comunque un posto che nella Paldiski vecchia doveva avere un certo rilievo logistico, percio', per non fare l'ignorante, mi son avvicinato alla guida e gli ho chiesto "Scusa, cosa c'e' dentro da vedere?" e lui mi ha risposto "Niente"...figo. Alla faccia della sincerita'. Sono entrato comunque. Evitabile.

La seconda tappa sara' sicuramente piu' interessante, anche perche' sarebbe stato difficile il contrario. Ed in effetti arriviamo davanti alla "casa" di un "letterato" del posto. Questa casa, che somigliava piu' che altro ad una stalla, era diventata un museo che, vedi un po', proprio quel giorno era chiuso. Che culo.

Allora andiamo avanti, sempre piu' fiduciosi che il meglio debba ancora arrivare. Infatti arriviamo ad una statua (vedi foto) che raffigurava Salavat Julajev, uno schiavo che, liberatosi, aveva guidato una rivolta di schiavi ed era diventato un letterato. Compose poesie ed opere letterarie lottando per i diritti degli schiavi. Adesso, non voglio essere prevenuto ma, sempre che possa essere considerato uno Spartacus Baltico, ma sara' possibile che una persona che e' schiava, diventi uno dei piu' importanti letterati della zona...? Ma soprattutto, la figura di quest'uomo (ai piu' sconosciuto) e' stata completamente distrutta dalla nostra guida quando, introducendocelo, ci ha detto "Questi e' Salavat Julajev, personaggio molto importante in Estonia che, nonostante sembrasse una donna, era un uomo"...ok, ce l'hai distrutto.

Dopo questa celebrita' siamo andati a vedere un bunker risalente al periodo della guerra. Bunker...diciamo piu' che altro un buco. A parte il fatto che mi stavo gia' sentendo male solo all'idea di entrare in quel buco strettissimo e buio, ma si potrebbe anche discutere riguardo il riutilizzo di quel buco che era praticamente diventato una mini discarica, carico di spazzatura e cocci di vetro.

Abbandonata la discarica-bunker a cielo aperto mi son reso conto che piu' si andava avanti e piu' si peggiorava, infatti abbiamo proseguito la camminata per una strada diritta della quale non si vedeva neanche la fine. Ad un certo putno le guide si fermano, parlano tra di loro in estone e, dopo quasi un ora di camminata in mezzo al nulla, si girano e ci dicono "Dobbiamo tornare indietro perche' altrimenti non riusciamo a prendere il treno per tornare a Tallinn"...SCUSA?!?!?!?! Un ora di camminata per nulla.

Fortunatamente si sono salvati in calcio d'angolo perche' abbiamo girato a sinistra, in mezzo ad una campagna, per andare a vedere la scogliera (vedi foto). Solo un problema. Aveva appena piovuto e la campagna era diventata una palude, percio' stavamo quasi per non andare neanche alla scogliera. Per fortuna ci siamo imposti e, a costo di rovinare scarpe, pantaloni e bagnarci tutti, siamo andati a questa maledetta scogliera che, devo ammetterlo, era veramente meravigliosa. Ci siamo arrivati salendo una specie di collinetta, in cima alla quale c'era subito a scogliera a strapiombo. Un altro po' e mi ammazzavo perche' stavo salendo la collinetta con lo slancio atletico.

Alla fine la gita e' stata divertente, poco producente perche' non abbiamo visto niente di quello che mi aspettavo (sottomarini, musei), pero' sempre divertente.

2 commenti:

Unknown ha detto...

ahahaha stupenda la tua faccia, come per dire " ma chi cazzo è"ahahahahaha

Unknown ha detto...

ahahaha stupenda la tua faccia, come per dire " ma chi cazzo è"ahahahahaha